ladyfinck On domenica 23 settembre 2012 At 4:44:00 AM
 
Regia:
Scritto da:
Paul W.S. Anderson


Trasformare Resident Evil nella saga delle X-Women zombesche non bastava. Era necessario clonarle, plurime volte. Ucciderle, resuscitarle, farne un esercito, privarle dei loro poteri e infine renderle - comunque - assurdamente immortali. Il tutto senza mai sbavare il trucco.
Pensavo (speravo!) che dopo l'assurda commedia di  Afterlife  i produtori si sarebbero decisi a smetterla: bambini ricordate, mai desiderare l'impossibile. 
Retribution torna alle origini della saga, riportando la rediviva -per la centesima volta- Alice prigioniera all'interno di un enorme complesso segreto nelle mani della famigerata Umbrella Corp.  E fin qua.
Non si capisce come mai ogni volta che vien catturata le spariscano magicamente i vestiti, ma cercherò di sorvolare sul porno dettaglio.
Come nella classica storia alla "dieci piccoli zombies", il gruppo (non svelerò chi accompagnerà la Jovovich  in questa puntata, ma i fans del gioco saranno soddisfatti..o quantomeno i loro ormoni..) di eroi dovrà sopravvivere alle insidie della malefica IA-Red Queen-bambina capricciosa e attraversare l'enorme complesso alla ricerca di una via di fuga. 
Finalmente torniamo alle origini! ...no. 
Passi anche per le trovate fantascientifiche.. ma gli zombies pirati della strada con tanto di divise e lanciarazzi..no. No, davvero, perchè.. cioè.. no.

Riassumendo: tanti pop corn, molta coca cola (meglio se corretta con un po' di rhum) e una buona dose di ironia e pazienza, per chiunque decida di affrontare la visione di questo film.
Almeno fino al finale: credo che un intero barile di vodka (non a caso) non basterà a farmi scordare il clamoroso girar di frittata che si sono inventati per salvare capra e cavoli (e la scusante per il prossimo film - no..vi prego! basta!!).
 Spettacolari gli efetti speciali. Almeno quelli.

Voto: 4,5  (è comunque più godibile dei due precedenti) 


 
ladyfinck On venerdì 7 settembre 2012 At 1:50:00 PM

Regia :
Bradley Parker
Scritto da :
Oren Peli
Carey Van Dyke
Shane Van Dyke

Il fatto che dietro la sceneggiatura di questo film ci fosse lo stesso autore responsabile di Paranormal Activity mi aveva scoraggiata non poco. Nonostante le recensioni non troppo favorevoli e alcuni commenti decisamente negativi,  reputo comunque Chernobyl Diaries uno dei (pochi) film horror piacevoli usciti ultimemente nelle sale.


La trama è piuttosto semplice: un gruppo di turisti americani si trova in Europa alla ricerca di avventure fuori dal comune. Decide così di spingersi fino a Pripyat, città fondata dai lavoratori della centrale di Chernobyl e abbandonata in fretta e furia a causa del famoso incidente nucleare. Inutile dire che una volta arrivati si renderanno conto di non essere soli.

A fare da grande padrona è proprio la città: le panoramiche sul paesaggio fantasma rendono il "viaggio" qualcosa di poetico, gradito soprattutto agli urban explorers ed agli appassionati del genere. La prima parte del film è più simile ad un documentario amatoriale che ad un film vero e proprio, nonostante la regia "classica" e gli intermezzi di trama. Non tarda però a tramutarsi in vero e proprio "film" horror, ironicamente proprio quando a far da padrone sono le riprese in prima persona dei protagonisti.
Un esperimento molto in voga negli ultimi anni al cinema, che in questo caso non risulta scontato nè irrealistico ma accresce, in effetti, suspance e paura. Il culmine si raggiunge proprio nell'ultimo terzo: buio, visione sfuocata, suoni sinistri, ambienti inospitali ... una sorta di traduzione horror di ciò che doevano essere un tempo quei luoghi.

Attori tutto sommato decenti, fotografia spettacolare, storia piacevole da seguire. Il finale può non piacere, avrebbero effettivamente potuto evitarlo.

Voto: 6,5